2020 gennaio

A volte, specialmente nei momenti di dubbio e di delusione, mi viene da chiedermi che cosa significhi vivere e preciso sotto forma di interrogativi: quali sono i suoi presupposti? Li riconosco in me? Che fare nel concreto per apprezzare davvero la vita e non lasciarsela sfuggire dalle mani? Che significa diventare adulti? Quali sono i presupposti? Quali capacità presuppone, all’incirca? Mi provo a precisarle.
Presuppone:
– capacità di adattamento, che vuol dire flessibilità, non rigidità che immobilizza e non lascia passare il soffio della vita;
– capacità di autonomia, di reggersi sulle proprie gambe, di camminare senza dipendere da…
– disponibilità, insieme, ad accogliere dagli altri quello che possono dare senza pretendere quello che a loro è impossibile perché allora si precipita nella delusione oppure si scatena un conflitto;
– capacità di amore disinteressato, oblativo, nel senso di dare qualcosa di sé con generosità, senza trattenere nulla;
– capacità di commisurare i propri ideali con il possibile della realtà e della vita: se mi aspetto troppo, quello che realizzo sarà sempre al di qua delle aspettative; cosí, invece di apprezzarlo, di riconoscerlo, di goderne, sarò nella frustrazione, nella delusione e non accoglierò e godrò positivamente di nulla.
Rileggo e mi chiedo come io sia in rapporto con le capacità indicate. E sorrido…


Carlo Carozzo
Il gallo, novembre 2017

Ricordiamo con questo sorriso interrogante Carlo, riconoscenti per l’insegnamento a pensare criticamente, a operare con responsabilità, a essere cristiani credibili. Successore di Nando Fabro, l’ideatore, Carlo Carozzo è stato per oltre trent’anni direttore e anima organizzativa, spirituale, ideologica del gruppo e della rivista: se Il gallo si pubblica ancora, se è stato traghettato attraverso tempi in cui decine di testate sono sparite, lo si deve a lui, al suo pensiero, alle sue iniziative, alla sua fatica riservata e fedele, certamente insieme al gruppo.
Non è possibile ora ricostruire il pensiero di Carlo Carozzo, analizzare le sue scelte, verificare i risultati: riusciamo però, fra la sorpresa e il rimpianto, a proporre questo quaderno di gennaio, il primo pubblicato dopo la sua scomparsa, con una piccola raccolta di testi suoi su diversi argomenti selezionati fra le centinaia apparsi non solo sul Gallo: il menabò già pronto per l’uscita di gennaio può attendere il mese prossimo.