Dio del Tempio o Dio dell’Esodo?

di Giuseppe Florio

In questi ultimi due mesi le nostre chiese, come tutti gli spazi di aggregazione pubblica, sono state chiuse alla partecipazione collettiva, come misura di prudenza per la salvaguardia della salute pubblica. Si è trattato di un evento unico nel suo genere, proporzionale alla minaccia di una pandemia, ma che penso rappresenti un’occasione di riflessione da non perdere.

Luoghi di culto

Certo, sappiamo che le comunità cristiane hanno bisogno di ritrovarsi nei luoghi di culto sparsi sul territorio. Agli inizi del cristianesimo, le primissime comunità si congregavano nei cortili delle case, non esistevano luoghi di culto, ma oggi evidentemente non sarebbe questa l’unica soluzione da proporre, né la piú auspicabile.
Tuttavia questo silenzio liturgico, questa assenza di celebrazioni può suggerirci di ripercorrere brevemente le caratteristiche del rapporto di un credente con il luogo di culto. Con il tempio.
Potremmo cominciare da lontano, addirittura con il re Davide.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • Un’abitazione per Dio
  • Il tempio di Gerusalemme
  • La persona di Gesú è il nuovo Tempio
  • Culto o vangelo?