Oltre le istituzioni ecclesiastiche – 3

i galli

Abbiamo preso le mosse per questa ricerca dall’osservazione del vistoso declino della pratica religiosa nel mondo occidentale e abbiamo provato a pensare in primo luogo quale sia il cuore delle fede cristiana e come sia possibile riproporre una religiosità credibile per la cultura presente e per il futuro, naturalmente ben consapevoli della complessità del problema. Ci siamo chiesti se l’abbandono delle pratiche cristiane, a partire dalla disaffezione alla messa, sia da considerarsi un abbandono della fede o il rifiuto della dottrina ecclesiastica e delle pratiche di culto non sia piuttosto l’abbandono di una idea idolatrica di dio. Dunque, al di là delle cifre che possono solo certificare la pratica e non la fede, forse non si sta abbandonando la fede, ma una struttura storica di potere e di dottrina che ha trasmesso un’idea di dio diversa dal dio biblico e di Gesú Cristo.
Nell’analisi del cristianesimo, essenzialmente nella visione cattolica con cui ci è stato trasmesso, abbiamo seguito la traccia delle argomentazioni del vescovo anglicano John Spong che, come abbiamo visto nelle tappe precedenti della nostra ricerca, a un dio teistico, autoritario e di cui si pretende di conoscere l’identità e la volontà, accosta un dio mistero liberatore e salvatore. In altre parole, abbiamo accostato a una religiosità che raccoglie l’angoscia dell’uomo e offre speranze metafisiche, da raggiungere con una fedeltà cultuale, una religiosità etica e profetica aperta al mistero che si manifesta in coerenze di vita.
Fra i praticanti, anche frequentatori abituali della messa, raramente si avvertono disponibilità a scelte responsabili oltre la devozione e una generica morale per lo piú limitata alla sfera sessuale. «Ma una liturgia che non mi spinge a vivere e a fare delle scelte è soltanto una rappresentazione teatrale a vaga trama religiosa» e la stessa «eucarestia è rimasta prigioniera della cultura spiritualistica che ne ha vanificato il realismo storico e la ha resa estranea ai progetti creativi» (Nunzio Galantino, Il significato cristiano dell’accoglienza, 2017).

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • Una concezione non teistica
  • La consapevolezza dell’evoluzione
  • Oltre le tentazioni
  • Per una conclusione provvisoria