Parabole di Gesù e parabole… su Gesù – 1

di Francesca Bianchi

Francesca Bianchi, alla quale va la nostra riconoscenza, ha fatto per noi un’ampia presentazione del saggio The power of parable (2012 e finora non tradotto in italiano) di John Dominic Crossan, noto studioso irlandese-statunitense di archeologia biblica, antropologia, critica testuale e storica nell’ambito del nuovo testamento.
Crossan propone una lettura che può suscitare perplessità perché lontana dalla tradizione ecclesiastica, ma per certo offre occasioni di approfondimento e di ripensamento.
Tutte le traduzioni dal volume del Crossan sono dell’Autrice.

Ripensare l’essere cristiani oggi, cioè credenti in Gesú, comporta certamente l’assumere in termini convinti la sua piena dimensione umana, quindi il carattere storico della sua persona. Questa ricerca comporta, come fecondo risultato per la purificazione dell’atto di fede, l’attenzione e la valorizzazione di un impegno che da decenni gli esegeti dedicano alla individuazione storicamente piú attendibile dei detti (ipsissima verba) e degli atti di Gesú di Nazareth.
E ciò non solo per collocare il suo messaggio in un universo culturale determinato e limitato, diverso dal nostro attuale, ma soprattutto, in assenza di fonti dirette e accreditate esplicitamente da lui, per collocare, come suoi riferimenti autentici, l’attività di altri, cioè la memoria, il ricordo, la suggestione del suo messaggio nei testi che la tradizione ha conservato di lui in forma canonica e non. La ricerca esegetica ha quindi oggi guadagnato per i credenti la ipotesi rischiosa, ma storicamente fondata, che sono state proprio le tracce profonde del ricordo di lui e le trasformazioni appassionate della sua memoria nei seguaci dei decenni successivi a consegnarci nuclei anche diversificati, ma autentici, di un messaggio che ha cambiato la storia del mondo. Di qui le varianti, le omissioni, le accentuazioni differenti che sono un tratto saliente nella sinossi dei vangeli, ma anche le derive culturali spesso indebite che la Tradizione ha cristallizzato nel tempo in alveo cristiano.
Le considerazioni presentate qui di seguito sono sorrette dall’osservazione che Gesú maestro nelle pagine dei vangeli canonici, e allo stesso titolo oggi possiamo dire anche in quelle di alcuni apocrifi, rivela uno stile di predicatore itinerante ricco di intenti, competenze, scommesse di efficacia comunicativa che hanno sicuramente influenzato seguaci, missionari, custodi del suo mandato. E la parabola è parsa a vari esegeti un luogo privilegiato per cogliere gli elementi essenziali della sua predicazione e la persistenza mutevole e processuale che il suo messaggio ha via via assunto nella memoria dei seguaci.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • Alla ricerca delle ipsissima verba Jesu
  • Finalità e tipologia delle parabole

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