Spiritualità e religione

di Ugo Basso

Nell’articolo In che cosa crediamo pubblicato sul quaderno dello scorso novembre si proponeva la sintesi di una riflessione comune, a sua volta sviluppo di precedenti confronti, su una delle piste principali della nostra ricerca: la spiritualità e il senso del credere per l’umanità del nostro tempo. Argomenti tornanti nelle pagine della rivista nelle diverse variazioni imposte dallo scorrere del tempo fino alla riflessione di Dario Beruto, Spiritualità umana, apparsa nel quaderno di ottobre.

Sarà un sinodo diverso?

In un ampio incontro in presenza a Genova il 16 ottobre con la partecipazione del presidente e di esponenti della rete Viandanti di cui anche noi siamo membri, riprendiamo la riflessione comune su questo complesso di temi nell’orizzonte del Sinodo della chiesa italiana aperto dal papa il 10 ottobre 2021: un sinodo, come noto, è la riunione dei vescovi prevista dal concilio Vaticano II e riunita per quindici volte su diversi argomenti e con risultati piú o meno significativi e conosciuti fino all’ultimo nel 2019 sull’Amazzonia, ancora oggetto di apprezzamenti e polemiche.
Il sinodo di cui parliamo ora si presenta però di diversa natura: infatti, la riunione dei vescovi sarebbe soltanto, nel 2013, l’ultimo atto – ci auguriamo non soffocante – di un lungo percorso già avviato che dovrebbe coinvolgere la chiesa dal basso, attraverso consultazioni delle parrocchie, dei gruppi e con l’ascolto di persone estranee alla chiesa cattolica, ma anche alle chiese cristiane e a qualunque esperienza di fede. Nel pensiero e nell’auspicio del papa il primo fine del sinodo dovrebbe essere interrogarsi sulla sinodalità, «tema decisivo per la vita e la missione della Chiesa», fino a diventare l’ordinario stile ecclesiale.
Per inciso e con un po’ di sconcerto osserviamo come, mentre per la prima volta nella storia della chiesa si pongono all’attenzione questi propositi da parte della massima autorità, quasi tutta la chiesa italiana mostra inquietanti segni di regresso clericale ponendo autoritariamente fine ad attività coinvolgenti e innovative, diciamo di ricerca evangelica, in corso da anni. Purtroppo è assai minoritaria nella chiesa la volontà di abbandonare la concezione gerarchica e clericale dominante da secoli, mentre prevalgono l’indifferenza o l’idea di cambiare qualcosa per non cambiare niente.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • La visione di Panikkar
  • Che cosa è spiritualità?
  • La spiritualità del credente
  • Nella chiesa cattolica