Una Costituzione per la terra?

di Carlo M. Ferraris

Il 27 dicembre 2019 a Roma, nel 72º anniversario della promulgazione della Costituzione italiana, Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli, Valerio Onida, Adolfo Perez Esquivel, il vescovo Nogaro, Paolo Maddalena, Riccardo Petrella, Domenico Gallo e molti altri hanno lanciato il progetto politico di una Costituzione per la Terra e promosso una Scuola, Costituente Terra, che ne elabori il pensiero e prefiguri una nuova soggettività politica del popolo della Terra, «perché la storia continui».
L’iniziativa si è concretata nella costituzione dell’associazione Costituente Terra, che nell’Assemblea del 28 ottobre 2020 ha approvato gli organi statutari e il bilancio. Il Comitato esecutivo è risultato cosí composto: Raniero La Valle (presidente), Luigi Ferrajoli (vicepresidente), Marco Romani (segretario-tesoriere), Paola Paesano, Grazia Tuzi, Francesco Carchedi, Raul Mordenti e Domenico Gallo.
L’attività dell’Associazione si è svolta successivamente con incontri, assemblee e studi. Il 19 gennaio di quest’anno è stato pubblicato uno studio elaborato da Luigi Ferrajoli, che con il motto L’Umanità al bivio propone un Progetto di Costituzione della Terra.
Il Progetto consiste in un testo di 100 articoli ed è strutturato in due parti. La prima richiama quella della Costituzione italiana, prima che il parlamento concludesse il complesso iter di riforma costituzionale per dare maggiori specifiche e maggior forza agli articoli di tutela dell’ambiente proprio nella prospettiva delle nuove generazioni. La seconda parte, riguardante l’Organizzazione, è sostanzialmente una rielaborazione dell’organizzazione dell’ONU, con alcune peculiarità derivanti dai particolari principi generali propri di questo documento, quali l’accresciuta sovranità, il disarmo generale e le forme di garanzia.

Continua sul Gallo stampato… e nel seguito:

  • Parte prima. I principi. Le finalità.
  • Parte seconda. Le istituzioni. Gli strumenti.
  • Prospettive